Dopo il contatto con una medusa si deve mettere l’ammoniaca sulla pelle?

No! Applicare ammoniaca o utilizzare altri rimedi fai da te dopo il contatto con una medusa non solo è inutile, ma può anche peggiorare la situazione.

In estate, le meduse possono rappresentare un fastidioso problema presente nelle nostre acque di balneazione. I tentacoli dopo il contatto liberano infatti una sostanza urticante per la pelle: con una sensazione di forte bruciore e dolore, arrossamento, gonfiore e vescicole. Bruciore e dolore in genere cominciano ad attenuarsi dopo 10-20 minuti, ma rimane una intensa sensazione di prurito. Le tossine delle meduse contengono una miscela di proteine che dà generalmente effetti locali infiammatori, più raramente allergie e solo se entrano nel circolo sanguigno anche effetti cardiocircolatori e respiratori. Se si viene in contatto con una medusa è importante mantenere la calma e uscire il prima possibile dall’acqua; subito dopo occorre pulire bene la parte colpita da parti della medusa eventualmente rimaste attaccate alla pelle, utilizzando l’acqua di mare (l’acqua dolce può infatti contribuire a diffondere le tossine) (1).
Una possibile medicazione consiste nell’applicazione di un gel astringente al cloruro d’alluminio. Il gel ha un’immediata azione antiprurito e blocca la diffusione delle tossine. In alternativa, si può usare una crema al cortisone anche se ha un effetto più ritardato (entra in azione dopo 20-30 minuti dall’applicazione), quando i sintomi dovrebbero già essere attenuati.
I rimedi fai da te, come lavare con ammoniaca o urina, ma anche alcol o aceto, non sono utili e possono solo peggiorare l’irritazione locale, a meno di conoscere la specie con cui si è entrati in contatto. L’applicazione del calore con pietre o sabbia o acqua calda non serve per inattivare la maggior parte delle tossine bisognerebbe superare i 50°C. 
Se immediatamente dopo il contatto, la reazione cutanea si diffonde e compaiono difficoltà respiratorie, pallore, reazione cutanea diffusa, sudorazione, mal di testa, nausea, vomitovertigini, confusione e disorientamento è necessario chiamare immediatamente il 118 spiegando l’accaduto e i sintomi: si riceveranno le istruzioni sul da farsi in attesa che arrivi il personale di Pronto Soccorso. In questi casi la tempestività di intervento è fondamentale.
È utile inoltre sapere che l’area di pelle colpita dalle meduse rimane sensibile alla luce solare e tende a scurirsi rapidamente. Per evitare che la pelle si macchi, occorre tenere coperta, o ben protetta da uno schermo solare, l’area colpita fino a quando la reazione infiammatoria non scompare (circa due settimane).
È inoltre fondamentale sapere che non tutte le meduse sono uguali ed è bene informarsi sulle caratteristiche delle meduse tipiche della zona, in caso di viaggi in posti esotici, dove alcune meduse possono essere molte pericolose.

1. Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer. Puntura da medusa: istruzioni per l’uso

Scroll to Top